Durata
Dal 6 aprile 2024
al 14 aprile 2024
Luogo
La Bottega di Infoto
via Leonardo Bruni, 4
Firenze
Orari di apertura
dal martedi alla domenica
Dalle 16:00 alle 18:30
Inaugurazione
Sabato 6 aprile 2024
ore 16:30 inaugurazione
Termine mostra
Domenica 14 aprile 2024
Ore 18:30
A cura dell’Associazione Culturale Infoto Firenze
Il Cenacolo di Sandra
Continua con successo il ciclo di mostre presso “La Bottega di Infoto”, un nuovo spazio dedicato alla promozione dell’arte fotografica attraverso workshop, mostre, progetti interattivi, incontri culturali con la presenza di fotografi di rilevanza nazionale.
La Bottega di Infoto, luogo di confronto e approfondimento per gli appassionati di fotografia e arte visive, è lieta di presentare la mostra ‘Il Cenacolo secondo me’ di Sandra Ceccarelli’. Ideata e realizzata da Sandra Ceccarelli, nel 2019 per la ricorrenza del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, con l’ardire di voler riprodurre l’Ultima Cena in uno scatto fotografico. Un Cenacolo atipico, non convenzionale, dal contenuto moderno e innovativo, un Cenacolo tutto al femminile.
L’idea e la realizzazione di Sandra Ceccarelli
L’idea nasce nel 2019 per la ricorrenza del 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, con l’ardire di voler riprodurre l’Ultima Cena in uno scatto fotografico. L’intuizione di comporre un Cenacolo al femminile, mi venne una sera guardando il volto della mia amica Stefania. Lo trovai così soave e così straordinariamente adatto ad interpretare il personaggio di Gesù che rimasi folgorata. Quel volto incorniciato da morbidi capelli bruni che sfioravano le spalle, quei lineamenti dolci, lo sguardo schivo e penetrante, l’espressione serena e distensiva, mi trasmetteva serenità interiore come il volto di una santa. Questo progetto, casalingo/artigianale, dunque prese corpo e dal nulla si compose un team affiatato ed entusiasta, che mi soffiava sul collo ogniqualvolta dimostravo titubanza o perplessità. Scampoli a peso si trasformarono in costumi sotto le nostre mani inesperte, le lavoranti di una fabbrica del Casentino si trasformarono in sarte e in apostole senza avere nessuna esperienza di posa o di teatro, le idee fioccavano, come le soluzioni trovate per superare gli ostacoli. Un gruppo di donne splendido, coadiuvato e sostenuto da amici, entusiasti di essere parte integrante e fondamentale di questa impresa scriteriata …! Fu scelto il porticato di una chiesetta di montagna per l’ubicazione della scena, mentre i singoli ritratti furono eseguiti nella ex stalla dove mio suocero teneva i muli, trasformata per l’occasione in “stalla di posa”. Questo Cenacolo porta in sé un messaggio anticonvenzionale, una diversa lettura che può suscitare reazioni positive o negative, comunque sia, un contenuto entusiasmante. Nessuna letteratura o immagine precedente avevo trovato al riguardo e di questo fui molto orgogliosa.
Un Cenacolo atipico, non convenzionale, dal contenuto moderno e innovativo, un Cenacolo tutto al femminile che stimola molte domande, ed una su tutte …. e se fossero state donne?