Quando
Mercoledì 25 settembre 2024

Dalle 15.30 alle 17.30

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

Dove
L’incontro si terrà presso la Bottega di Infoto

via Leonardo Bruni, 4  50123 Firenze

A due passi dal Rifugio Digitale

Introduzione di
Irene Alison
Fotografo
Claudine Doury

La fotografa

In seguito alla collaborazione con la galleria fiorentina il Rifugio digitale che ha in programma per gli anni 2023 e 2024 una serie di importanti mostre dedicate alla fotografia contemporanea, l’Associazione Culturale Infoto Firenze, con la curatela di Paolo Cagnacci, ha il piacere di presentare un interessante ed esclusivo incontro con la fotografa Claudine Doury in dialogo con Irene Alison.

Il giorno dell’inaugurazione della sua personale al Rifugio Digitale, dalle ore 15.30 alle 17.30 di mercoledi 25 settembre Claudine Doury racconterà il suo lavoro e le sue strategie visive e narrative, nella lecture “Solstice” presso la Bottega di Infoto.

Viaggiatrice empatica e sensibile che negli ultimi decenni ha ampiamente documentato regioni come l’Asia centrale, la Crimea e la Siberia, fotografa di grande talento e vincitrice del prestigioso Leica Oskar Barnack Award nel 1999, Doury da oltre un decennio, ogni 21 giugno, intraprende un viaggio che la porta da San Pietroburgo a Maloyaroslavets in Russia, fino all’isola del lago Ives in Bielorussia, a Kaunas, Vilnius e nelle campagne polacche e lettoni, per documentare i riti del solstizio. Chiamata Kupala dagli slavi, Kupalès dai baltici, la notte del solstizio è una celebrazione tradizionale le cui radici affondano nelle feste pagane legate alle forze della natura e al culto del sole, un evento che accoglie e festeggia il breve periodo in cui i cieli del nord raggiungono il crepuscolo ma mai l’oscurità. Dimenticati nella maggior parte dell’Europa occidentale, i riti pagani del sole, radicati in secoli di storia, sono ancora fortemente
sentiti nelle regioni settentrionali dell’Europa orientale. Doury li racconta con immagini misteriose e delicate, in bilico tra la realtà e il sogno, per evocare le forze invisibili che si muovono attraverso questi luoghi in una notte che sembra senza fine e che promette nuovi inizi, e per celebrare il potere espressivo e spirituale della luce.

Alcune opere dell’artista

© Claudine Doury

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