Durata
Dal 18 luglio 2024
al  8 settembre 2024
Luogo
Rifugio Digitale

via della Fornace, 41

Firenze

Orari di apertura
da mercoledi a sabato

Dalle 11:00 alle 19:00

Inaugurazione
Giovedi  18 luglio 2024

ore 12:00  conferenza stampa alla presenza di Isa Rus

ore 18:00  inaugurazione mostra Birthmark

Termine mostra
Domenica 8 settembre 2024

Ore 18:00

Con Isa Rus, fotografa emergente tra i più importanti personaggi nel mondo della fotografia contemporanea europea.

HomeComing: Birthmark

Abbiamo il piacere di presentare la mostra Birthmark della fotografa Isa Rus che rappresenta la sesta tappa del ciclo espositivo dedicato alla fotografia contemporanea Homecoming, ideato da Irene Alison e curato da Irene Alison e Paolo Cagnacci. L’evento è organizzato da Rifugio Digitale in collaborazione con Forma Edizioni e l’Associazione Infoto Firenze e grazie al supporto di Gruppo AF e Banca Ifigest.

Birthmark.

C’è una dimensione carnale e primordiale nell’idea di “casa” che Isa Rus racconta. Una casa corpo, una casa seno, una casa radice, una casa madre. Birthmark, il titolo della sua personale, sesta tappa del ciclo Homecoming, evoca infatti non solo in senso letterale l’idea di segno della nascita – quella che nel linguaggio comune definiamo “voglia” – ma allude anche alla profonda trasformazione che deriva dalla maternità. “Questo progetto”, dice la fotografa spagnola, “riflette una miscela di esperienze personali e universali, catturando i momenti crudi e intimi della maternità e le connessioni profonde che formiamo con ciò che ci  circonda e con le persone che amiamo”. Da sempre campo di una silenziosa battaglia, il corpo della madre, trasformato dalla gravidanza, abitato dal neonato, investito di aspettative e giudizi, si esprime, nelle immagini di Rus, in una dimensione di totale libertà e connessione con la natura, fino a fondersi nel paesaggio. Indagata in una prospettiva intergenerazionale, sovrapposta all’idea di Patria (Rus è emigrata dalla Spagna alla Germania, e il suo lavoro riflette anche la nostalgia propria della sua condizione di migrante), intrecciata agli elementi della natura, la maternità catturata dalla fotografa si sottrae a qualsiasi stereotipo e si manifesta al di fuori di ogni cliché visivo o sovrastruttura culturale.
Il suo lavoro si inserisce all’interno della traiettoria del mother gaze, una ricerca visiva che mira a una rappresentazione autentica della maternità, sottraendo la madre alla dimensione piatta dell’icona, rivelandone i chiaroscuri e le contraddizioni. Isa Rus guarda le madri per vedere chi e cosa è lei stessa diventata nella metamorfosi dell’avere un figlio, e questo rispecchiamento suona come una rivendicazione poetica e politica: sulla propria identità, sul proprio corpo, sulla propria condizione e sulla propria narrazione.

© Isa Rus

Isa Rus

Isa Rus è una artista e fotografa spagnola attualmente residente in Germania, il cui lavoro evocativo scava nelle complessità della maternità, dell’identità e dell’appartenenza. Il suo viaggio fotografico è iniziato durante la pandemia COVID-19, un periodo segnato da profonde trasformazioni personali e continui spostamenti. Come neo-mamma e migrante, Isa si è rivolta alla fotografia come sfogo terapeutico, catturando i momenti intimi e fugaci della vita quotidiana. La sua serie Birthmark esplora i profondi paesaggi emotivi della prima maternità, intrecciando i temi della nostalgia, della magia e della ricerca di una casa. Il lavoro di Isa Rus è caratterizzato dalla cruda onestà e dalla tenera rappresentazione dell’esperienza materna, offrendo una prospettiva unica che sfida le rappresentazioni tradizionali.

Attraverso il suo obiettivo, Isa Rus crea una narrazione visiva che è allo stesso tempo profondamente personale e universalmente relazionabile, invitando gli spettatori a connettersi con la bellezza e la complessità della condizione umana.

© Isa Rus.